Enhydra lutris Linnaeus, 1758

Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Classe: Mammalia Linnaeus, 1758
Ordine: Carnivora Bowdich, 1821
Famiglia: Lutrinae Bonaparte, 1838
Genere: Enhydra Fleming, 1822
Italiano: Lontra di mare
English: Sea Otter
Français: Loutre de mer
Deutsch: Seeotter, Kalan, Meerotter
Español: Nutria marina
Specie e sottospecie
Enhydra lutris ssp. kenyoni (Wilson 1991) - Enhydra lutris ssp. nereis (Merriam, 1904)
Descrizione
Molto diversa dalle altre lontre, più massiccia e meno sottile, e con una coda relativamente corta, la lontra di mare può in effetti arrivare, nei maschi più grossi, a ben 45 chilogrammi di peso e 148 cm di lunghezza totale, e può quindi superare nel peso perfino l'enorme lontra gigante del Brasile. Inoltre si differenzia da tutti gli altri Mustelidi per la particolarissima nicchia ecologica cui si è strettamente specializzata, cioè l'ambiente marino subcostiero, che presenta fondali non superiori ai 60 metri e particolarmente ricchi di organismi marini. Vive in gruppi anche molto numerosi, galleggiando sull'acqua a pancia in su, e tuffandosi poi sui fondali a caccia delle sue prede preferite: ricci di mare, cozze, e certe grosse orecchie di mare (molluschi Aliotidi) denominati «abalones» (Haliotis spp.) di cui le acque costiere del Pacifico sono ricchissime. I grossi molari arrotondati sono perfettamente adattati a spezzare gusci e conchiglie, ma per quelli più duri la lontra è solita portar su dal fondo una pietra, porsela sul petto e sbattervi poi sopra il mollusco in modo da romperlo. Anche per staccare gli abaloni dalle rocce del fondo vengono spesso usate delle pietre: comportamento davvero curioso e interessante che fa della lontra marina uno dei pochissimi animali noti per essere capaci di servirsi di «utensili». A differenza di altri mammiferi marini, la lontra di mare non possiede uno strato di grasso, e l'isolamento e la termoregolazione restano affidati alla folta e stupenda pelliccia (capace di trattenere una certa quantità di aria intrappolata nel pelame), oltreché ad un elevato e vivace metabolismo. Ciò rende l'animale particolarmente vulnerabile all'inquinamento marino, poiché se la pelliccia si sporca o si imbeve di petrolio perde le sue qualità isolanti, con conseguente rapido raffreddamento del corpo e morte dell'individuo.
Diffusione
Originariamente l'areale della lontra di mare abbracciava l'intero arco del Pacifico settentrionale, dalle coste più a nord del Giappone (Hokkaido, Sakhalin, Isole Kurili) alla Kamcatka, alle isole Commander, Pribilof e Aleutine, e poi alle coste nordamericane dall'Alaska fino alla Bassa California. Il punto più meridionale conosciuto pare fosse raggiunto a Morro Hermoso, appunto nella penisola messicana, a 27° 32' di latitudine nord. Il capitano C. M. Scammon registrò del resto, nel 1870, la presenza della specie sia presso l'isola Cedros che all'isola Guadalupe. A nord la lontra era presente fino alle Pribilof, a 57° di latitudine nord, ben al di sopra del limite del mare ghiacciato in inverno. Segnalazioni da latitudini superiori, venute spesso sia dall'Alaska che dalla Siberia, devono probabilmente esser ritenute dubbie e poco affidabili.
Sinonimi
= Mustela lutris Linnaeus, 1758.
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Stato: U.S.S.R. |
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Stato: U.S.A. |
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